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Mp3 Telepace Servo di Dio B.Antonini 11 febb.2009 |
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Roma: il Servo di Dio don Bernardo Antonini è proclamato Venerabile |
Preghiera Santissima Trinità, noi ti ringraziamo per averci dato nel tuo servo don Bernardo Antonini un fulgido esempio di sacerdote ardente ed operoso che ha impegnato i suoi doni particolari per servire la Chiesa in gioiosa obbedienza diffondendo con ogni mezzo la luce della Parola e consumando ogni sua energia nella testimonianza del tuo amore per ogni creatura. Salve Regina |
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venerdì, 12 dicembre 2008 Preparato da Don Domenico Cascasi, SSP Il prossimo 11 febbraio 2009, che ricorda la prima apparizione della Madonna di Lourdes, alle ore 9, nella parrocchia di San Luca, Verona, con una Concelebrazione Eucaristica, avrà inizio l’apertura del processo diocesano per la beatificazione e la canonizzazione di Don Bernardo Antonini, di cui riportiamo brevemente alcuni dati biografici, consigliando a tutti la lettura della sua biografia. Egli nacque a Cimego (Trento) il 20 ottobre 1932. Era ancora piccolo, quando la famiglia si trasferì a Raldon (Verona). Nel 1942 entrò nel seminario diocesano di Roverè Veronese e fu ordinato sacerdote il 26 giugno 1955. Esercitò il primo ministero come vicario parrocchiale a S. Michele Extra (Verona). Nel 1962 ottenne la laurea in lingue e letterature straniere moderne all’Università Cattolica e due anni dopo, la Licenza di Dogmatica a Venegono. Nel 1975, ottenuta la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, divenne docente di tale disciplina presso lo Studio Teologico di San Zeno di Verona e all’Istituto S. Pietro Martire. La mano di Dio era su di lui e lo stava guidando per ben altre vie apostoliche, che forse don Bernardo neanche sospettava. |
2001 passò, come Vice-Rettore del seminario e Vicario Episcopale per la Pastorale, al servizio di Sua Ecc. Jan Pawel Lenga, a Karaganda, nel Kazakhstan, dove il 27 marzo 2002 la sua stola bianca sacerdotale si posò… sulla salma priva di vita, che oggi riposa nel cimitero di Raldon (Verona). Ma, siamo certi, egli, don Bernardo, già contempla il Risorto, della cui risurrezione fu un grande testimone nella “Santa Russia”. |
Mons. Bernardo Antonini
Protonotario Apostolico
* Cimego (TN) 20-10-1932 + Karaganda (Kazakhstan) 27-03-2002
Mons. BERNARDO ANTONINI e l'Istituto «Gesù Sacerdote» Dei consigli evangelici nell'Istituto "Gesù Sacerdote", aggregato alla Società San Paolo, e della promessa speciale di fedeltà al Papa:
Mons. Bernardo Antonini nacque a Cimego (Trento) il 20 ottobre 1932. Era ancora piccolo, quando la famiglia si trasferì a Raldon (Verona). Nel 1942 entrò nel seminario diocesano di Roverè Veronese e fu ordinato sacerdote il 26 giugno1955. Esercitò il primo ministero come vicario parrocchiale a S. Michele Extra (Verona). Nel 1962 ottenne la laurea in Lingue e letterature straniere moderne all'Università Cattolica e due anni dopo la Licenza di Dogmatica a Venegono. Nel 1975, ottenuta la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, divenne docente di tale disciplina pressa lo Studio Teologico San Zeno di Verona e all'Istituto S. Pietro Martire. La mano di Dio era su di lui e lo stava guidando per ben altre vie apostoliche, che forse don Bernardo neanche sospettava. Nel 1977 entrò nell'Istituto Paolino "Gesù Sacerdote" e incontrò don Stefano Lamera, delegato dell'Istituto, a cui confidava le sue iniziative e le sue ansie apostoliche. Don Bernardo, a contatto con la Famiglia Paolina. pur rimanendo fortemente legato alla Diocesi e all'obbedienza al proprio Vescovo, formava il suo cuore su quello di Paolo, cioè sulla centralità di Cristo e sull'urgenza di portare il Vangelo a tutto il mondo di oggi e con i mezzi di oggi. In lui cresceva di giorno in giorno quella tenerissima devozione per Maria, madre di Gesù, che egli amò e pregò in tutta la sua vita. La svolta sovietica con l'avvento di Gorbaciov, portò don Bernardo a Mosca, come studente dapprima (dal 2 luglio 1989), ma subito si rivelò un grande missionario. Offrì la sua disponibilità al nunzio Mons. Francesco Colasuonno, poi a Sua Ecc. Tadeusz Kondrusiewicz. Fu rettore e fondatore del Seminario "Regina Apostolorum''; insegnante di Sacra Scrittura. conferenziere instancabile, fondatore e direttore di giornale Svet Evangelia, dell'Istituto Teologico "San Tommaso d'Aquino" . Desideroso di aiutare e svolgere l'apostolato nelle Chiese più povere e prive del necessario, con il permesso del suo vescovo Padre Flavio Roberto Carraio, Vescovo di Verona, don Bernardo il 16 agosto 2001 passò, come Vice-Rettore del seminario e Vicario Episcopale per la Pastorale, al servizio di Sua Ecc. Jan Pawel Lenga, a Karaganda, nel Kazakhstan, dove il 27 marzo 2002 la sua stola bianca sacerdotale si posò... sulla salma priva di vita, che oggi riposa nel cimitero di Raldon (Verona), ma egli, don Bernardo, incontrò il Risorto, della cui risurrezione fu un grande testimone nella "Santa Russia". Istituti 'Gesù Sacerdote e "Santa Famiglia'' Circonvallazione Appia. 162 - 00179 Roma - Tel. 06.78.42.455 - 06.78.42.609 |
BREVE DESCRIZIONE DI «Un apostolo senza frontiere. Don Bernardo Antonini»
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Beatrice Immediata della Congregazione delle Figlie di San Paolo, docente di “Comunicazione di massa” ed attualmente redattrice per le Edizioni Paoline, dopo una attenta e minuziosa documentazione porta a conoscenza del pubblico la mite e grande figura di un sacerdote italiano che nel suo ultimo decennio di vita è riuscito a fare riemergere con la sua costante opera di apostolato la fede cristiana in quei Paesi per anni soggetti al totalitarismo ed all’ateismo di Stato. Ciò, grazie anche alla “ventata” di libertà politica portata dalla Perestroika di Michail Gorbaciov con la sua ascesa al vertice dell’Unione Sovietica nel 1985. Don Bernardo Antonini unendo all’evento favorevole la sua fede e la sua tenacia nel portare avanti la sua missione, ha portato in quel periodo, con una esemplare opera di evangelizzazione, un grande aiuto spirituale nell’animo della popolazione russa. Un’opera che sa di miracoloso, a dimostrazione di quale grande opera sia riuscito a fare il “piccolo prete” della Diocesi veronese. Con la prefazione del Vescovo di Verona Flavio Roberto Carraio e la presentazione di Taddeus Kondrusiewicz, Vescovo di Mosca, nel suo libro l’Autrice ci propone la sua ricerca su Antonini andando a ritroso nel tempo, partendo dagli anni di gioventù di don Bernardo a Radon nel veronese, al “colpo di fulmine” che fin da bambino lo spinse a perseguire quell’idea che lo avrebbe poi portato così lontano, e non solo fisicamente dal suo paesino, per dare vita a quel suo sogno nel cassetto: il desiderio di andare in missione nella Russia da rievangelizzare Un pensiero forse nato all’età di otto anni quando una suora lo sentì esclamare davanti ad un ritratto della Madonna di Fatima “In Russia c’è tanta lotta alla chiesa, ma la Madonna di Fatima ha detto che la Russia si convertirà…”. Furono proprio quel pensiero e quelle parole a fare mutare il suo destino ed a dare l’avvio, seppure ancora nelle intenzioni, all’avventura russa”. Di capitolo in capitolo, la Immediata ci porta a ripercorrere le orme di questo “figlio della fede”, dall’ingresso in Seminario a Mosca, agli studi all’Università, all’incontro con il Patriarca Ortodosso di Mosca, a quello con l’Imam della Comunità Islamica in occasione della festa del Ramadam, fino a quello con Papa Giovanni Paolo II in Georgia. Una evangelizzazione a “tutto campo”, quindi, ma anche quella di un uomo sempre pronto ad entrare in amicizia con tutti pur di perseguire il suo alto e nobile scopo. |
Vite esemplari
Un apostolo senza frontiere Don Bernardo Antonini (1932-2002), la storia di un sacerdote italiano fidei donum nella Russia dal tempo della Perestroika in poi a cura di Marion Schwaneberg «Dimorava in Dio», scrisse su di lui il vescovo francescano di Verona, Mons. Flavio Roberto Carraro. «Si è speso totalmente, con passione, per annunciare il Vangelo, per formare nuovi sacerdoti. Non ha risparmiato le su forze, non si è scoraggiato di fronte a nulla». Don Bernardo era nato a Cimego (Trento), il 20 ottobre 1932. Fu ordinato sacerdote il 26 giugno 1955 e nel 1977 entrò nell’Istituto Paolino “Gesù Sacerdote”. Il seminario a Mosca e il ritorno a San Pietroburgo da: NOVA et VETERA |
Un apostolo senza frontiere: don Bernardo Antonini
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Ciò che colpisce in questo libro è la radiografia di un’anima veramente sacerdotale che vive nel profondo la teologia dell’ecumenismo, incarnandola in pastorale dell’incontro e della carità, nel segno della preghiera del Cristo…. Mentre mi accingevo a fare la relazione del libro Un apostolo senza frontiere, di Beatrice Immediata, Figlia di San Paolo, l'Osservatore Romano (30-31 maggio) presentava un'intera pagina sulla figura di don Bernardo Antonini, con un commento al libro e un profilo biografico di grande spessore. Riporto qui quanto è uscito dalla penna di Francesco Licinio Galati (sacerdote paolino) riguardo al libro. Questo il fermento delle pagine dell'autrice, dalle quali traspare la sottesa e discreta convinzione che l'apostolato in Russia di don Bernardo sia la concretizzazione della sofferta speranza del Beato Giacomo Alberione di vedere aprirsi ai suoi figli le porte di quella terra dove per legge non c'era posto per Dia. Eventi provvidenziali hanno portato don Bernardo a divenire figlio di don Alberione (apparteneva all'Istituto Gesù Sacerdote) e così, nella sua persona, il primo paolino è potuto entrare a Mosca, portando il suo contributo alla rinascita della Chiesa Cattolica, dopo settantacinque anni di ateismo di Stato. |
Da sottolineare come nella biografia di Beatrice Immediata la vicenda umana e spirituale di questo missionario venga presentata nella scarna semplicità degli incontri quotidiani e, senza l'enfasi di dichiarazioni d'intenti, divenga essa stessa teologia della vita, alimentata dal mistero della grazia e rivelatrice di un'esistenza interamente consacrata a Dio e alle anime". Vittoria - da: Circolare Siateperfetti |