TESTIMONIANZE

 

MARIA NEGRETTO : UNA MISSIONARIA IMPEGNATA, PROMOTRICE DI PARECCHIE OPERE CARITATIVE NELLA DIOCESI DI BAFOUSSAM IN CAMERUN

 

D'origine italiana, Maria NEGRETTO è membro dell'Istituto «Maria SS.Annunziata ", uno dei dieci rami della Famiglia Paolina, fondata dal Beato Giacomo Alberione. Arrivata in Camerun nel 1969, si è installata a Dschang dove ha aperto un dispensario diventato oggi ospedale San Vincenzo de Paoli di Dschang. Maria NEGRETTO è promotrice di parecchi opere caritative; delle migliaia di bisognosi hanno beneficiato e continuano a beneficiare di cure di questa donna interamente donata per la causa dei deboli e dei poveri. Parlare di questa laica consacrata impegnata, è fare allusione alla sua fede notevole ed alle opere attraverso le quali si manifesta .

MARIA NEGRETTO : UNA CONSACRATA DALLA FEDE MANIFESTA



-Se la fede è l'abbandono assoluto a Dio, lei si lancia ad un'avventura. Maria NEGRETTO ha preso questo rischio già quando decise di lasciare il suo paese per imbarcarsi nella diocesi di Bafoussam malgrado la reticenza del suo Direttore che stimava che l'Istituto non aveva per vocazione la missione. La sua fermezza e la sua determinazione nelle decisioni di fede hanno fatto di lei un donna testarda : Quando considera fare qualche cosa per Dio, lo realizza malgrado le difficoltà ed i rischi. Maria dice fieramente che è questo Dio che ha guidato la sua scelta per la diocesi di Bafoussam ; pensava lei ad una tanto lunga ed esaltante missione ? In ogni caso, bruciava di questo ardente desiderio di annunciare Gesù Cristo suo Maestro e Pastore, secondo la spiritualità stessa della loro Congregazione. Come membro dell'Istituto Maria SS.Annunziata, MARIA NEGRETTO, sempre ha voluto plasmare la sua vita su Maria di Nazareth, la Vergine dell'Annunciazione.

Questo si legge nella sua semplicità, il suo abbandono allo Spirito Santo ed il suo zelo nel campo dell'evangelizzazione. Per beneficiare senza tregua dell'amore di Dio,ella gli riserva ogni giorno più momenti d’incontro: preghiera - adorazione. Ha realizzato così con molto entusiasmo che Dio l'ama di un amore particolare. A modo di riconoscenza, dichiara:«Alle volte ho paura :


perché Dio mi ascolta molto » ; poi aggiunge subito : « Per fortuna che Lui mi ascolta altrimenti che farebbero tanti poveri che contano silenziosamente su di Lui ? ». Maria è convinta che Colui che ci permette di fare un buon discernimento è lo Spirito Santo; l'invoca prima del lavoro, gli offre il suo essere e la sua disponibilità. È questa fede che ha stimolato probabilmente sempre MARIA NEGRETTO in tutte le sue imprese. Si dedica sempre con fervore al servizio del Signore al punto anche di sacrificare il suo corpo. Per prova, oggi ella sta appena sulle sue due gambe, per avere percorso delle lunghe distanze per curare i malati. Tale è il modello di fede che ci é stato dato da vedere nella diocesi di Bafoussam ; una fede attiva di cui i frutti si moltiplicano nelle opere .

II – MARIA NEGRETTO, PROMOTRICE E FONDATRICE DI PARECCHIE OPERE SOCIO-CARITATIVE NELLA DIOCESI DI BAFOUSSAM

Non si può esaurire l'elenco delle opere che MARIA NEGRETTO ha iniziato, realizzato ed accompagnato. Pretendere di enumerare anche le persone che hanno beneficiato del suo aiuto fa rilevare di un gigantismo insormontabile. In modo di prova generale, questa Testimone della fede si é impegnata fin dal suo arrivo nella diocesi di Bafoussam a favore dei poveri, dei malati e dei prigionieri.


Fin dal suo arrivo nella diocesi di Bafoussam nel settembre 1969, fondò con l'appoggio di Monsignor Albert DONGMO un dispensario diventato oggi Ospedale .A partire dal 1972, lei si é dedica alla cura della lebbra. In questo periodo inizia tredici Centri della salute e tre Dispensari nel dipartimento del Noun, particolarmente a BANKOUOP. Più tardi, è nominata responsabile del Lebbrosario di Baleng da Monsignor André WOUKING. Esercita questo incarico con molta gioia per più di dieci anni, curando i lebbrosi con delicatezza ed amore.

Nel 1996, avendo constatato la difficoltà per diagnosticare le malattie ed il costo esorbitante delle analisi mediche a Bafoussam, MARIA decide di mettere in piedi il Centro di salute di Baleg-Lafé II, con un Laboratorio di analisi bene attrezzato. Questo Centro è oggi molto sollecitato dalle popolazioni di Bafoussam. Accoglie e segue i malati dell'AIDS, questa pandemia che sfida l'Africa. Nella politica sanitaria pubblica e dell'educazione, Maria ha condotto con molto successo un progetto idrico: acqua potabile nei villaggi di Bankouop e Kouoptamo, permettendo così ai paesani di beneficiare di parecchi pozzi salubri...

 

MARIA NEGRETTO

è tanto amica dei prigionieri verso cui ha una grande compassione. Per convincercene, all'epoca di una delle sue visite alla prigione centrale di Bafoussam, prende coscienza della molto cattiva condizione di vita dei prigionieri : Mancanza d ‘acqua, razione alimentare molto povera ed irregolare. Allora, decise di alimentare tutta la prigione in acqua potabile. Ben più, lei s’ impegnerà a nutrire correttamente i prigionieri due volte per settimana. I prigionieri così come le autorità amministrative se ne rallegrano. In segno di riconoscenza, il Ministro dell'Amministrazione Territoriale e la prima signora del Camerun gli conferiscono delle grandi medaglie. Maria si dedica anche al servizio degli handicappati ed all'educazione delle prostituite per un eventuale recupero. Delle Adozioni a Distanza per la scolarizzazione dei bambini. Allo sguardo delle molteplici attività che conduce e delle differenti opere caritatives delle quali é promotrice, la domanda fondamentale é quella di sapere da dove gli vengono i mezzi ?

III -I MEZZI DI MARIA NEGRETTO

Noi sappiamo per cominciare che la prima forza di questa donna è la sua fede. Crede nell'amore di Dio ; crede nella provvidenza.


È sicura che quando Dio chiama ad una missione, Lui dà i mezzi per compierla. La sua seconda carta vincente è la sua capacità a staccarsi. Tutto ciò che i suoi amici ed il suo Istituto gli danno, lo mette a disposizione della Chiesa ed al servizio dei bisognosi con molta gioia. Per prova, per costruire il Centro di salute di Baleng-Lafé II col suo prezioso Laboratorio analisi, ha ricevuto dai suoi amici più di 68 milioni di franchi CFA così come la sua pensione promossa grazie le consorelle del suo Istituto. Insomma, MARIA NEGRETTO conta in ogni punto di vista su Dio. Sa che non può fare niente senza di Lui. Per assicurare la continuità delle sue opere, lei prende ogni volta cura di formare le coscienze dei suoi collaboratori locali ed all'autogestione delle attività. È ciò che spiega probabilmente l'autonomia integrale e la continuità dei Centri che ha fondato. Non possiamo pretendere di avere detto tutto di questa laica dedicata consacrata, interamente immersa nell'evangelizzazione attiva. Noi le auguriamo molta grazia da parte del Signore affinché, in corso di invecchiamento, fruttifichi ancora. Bafoussam Ottobre 2006 Testimonianza realizzata dall’ Abbé Serge Julien Tchinda Prete della Diocesi di Bafoussam .

 





Testimonianza del Vescovo

Bafoussam il 05 Aprile 2007.

Mgr Joseph ATANGA Vescovo di Bafoussam.

Maria NEGRETTO,

Apostola degli ammalati, e dei poveri. Arrivata in Cameroun a quasi quarant’anni fa, essa non cessa di sorprendere per il suo amore ed il suo impegno verso gli ammalati ed i poveri. La sua vita intera é dedicata a loro. Diffatti, dagli ammalati ai prigionieri, passando dalle ragazze abbandonate, nessuna miseria umana le é estranea Pochissime sono le persone della nostra diocesi che possono dire di non avrer ancora incontrato Maria sulla loro strada. La diocesi di Bafoussam di cui ne sono il pastore da quasi otto anni manca di parole per esprimere la sua gratitudine a Maria NEGRETTO per ciò che fa per alleviare i mali di tante persone che sono nel bisogno. Solo il Signore la contraccambierà. Non smettiamo di pregare il Signore affinché egli continui a sostenere Maria. Per la sua vita donata agli altri, vuole così esprimere i carismi del suo Istituto, ispirato sulla vita di San Paolo. Ecco un esempio da seguire per quelli che vogliono impegnarsi risolutamente alla sequela di Cristo.

   
   

Una testimonianza di un Prete Diocesano

Abbé Giacomo TADJONE Curato di BAPA UN REGALO DEL CIELOPER LA DIOCESI DI BAFOUSSAM.

Una ragazza ariva in Cameroun nel 1969, accolta a Nkongsamba da Monsignor Albero NDOGMO Il suo progetto di vita é di portare la sua presenza e dispopnibilità nell’azione missionaria come Laica Consacrata. Promette di tenere il suo cuore e le sue possibilità consegnate allo Spirito. Incline come d’istinto a fare attenzione ai poveri come San Vincenzo de Paoli, cercherà di trovare sempre una soluzione di fondo alle miserie, alle povertà ed alle sofferenze ai mille visi percepiti sul cammino; perché scopre nel viso di ogni essere che soffre i tratti del Signore. A Dschang , dal suo arrivo si occupa degli orfani dell’Asilo Nido e darà origine ad un Dispensario che poi diventerà l’Ospedale Cattolico San Vincenzo de Paoli con l’arrivo delle Figlie della Carità. A Bankouop nel dipartimento del NOUN, a predominanza musulmana, vive in comunità con le Suore < Servantes du Coeur de Jesus> e di Padre Italo Munari missionario Dehoniano. Vola al soccorso della popolazione rialzando il livello dell’igiene nella regione per migliorare la salute di tutti.

Nell’inseguimento delle soluzioni di fondo, si investe nella prevenzione attraverso una grande campagna per la creazione delle Case della Salute nei villaggi. 13 ne sono sorte: si trattava di portare tutta la popolazione di ogni villaggio a prendersi in carico per la loro salute comunitaria. Questa azione la si fa fino nelle scuole. L’Amministrazione , forza del Governo del Cameroun, gli darà una medaglia di merito. Bisognava vederla i venerdi davanti alle Moschee aspettare la fine della preghiera per non perdere i paesani con cui lavorava, affiché ci siano ovunque delle lattrine , la pulizia e la piccola farmacia comunitaria. Formazione, prevenzione, responsabilizzazione, diventano la sua preoccupazione. Faccia alle numerose malattie idriche che scopre lavorando nei due Dispensari iniziati da lei vedi: Bameka II e Bankouop, un progetto idraulico paradossale, sostenuto finanziariamente dal Governo Italiano, vedi il giorno. Lo piloterà come coordinatrice durante nove anni prima che diventi progetto Diocesano che continua tutt’ora. Durante questo tempo va al soccorso dei lebbrosi ai quali porterà delle cure domiciliari, opportunità di avvicinare le famiglie e l’ambiente; con cure di ogni genere di cui hanno bisogno questi ammalati con carattere particolare. Il nostro << San Vincenzo de Paoli al femminile >> é rivolta ora sulla città di Bafoussam.

Vi veniva per cinque anni, tre volte la settimana come direttrice del Dispensario del Lebbrosario di Baleng; una unità che dipendeva dal servizio Provinciale delle Grandi Endemie. Poi ha iniziato, sempre a Baleng, un Dispensario privato Cattolico che comporta un Laboratorio Analisi Mediche ad alto rendimento in collaborazione con l’Istituto Pasteur di Yaoundé. Laboratorio analisi di riferimento per la provincia dell’Ovest. Quale fortuna per i più poveri di risparmiarsi un viaggio a 300 Km.; ora potranno sul post all’ovest fare le analisi mediche che si facevano solamente alla capitale Yaoundé, e con prezzo alla portata di tutti. Con l’arrivo dell’AIDS e le malattie collaterali e per ricoverare gli ammalati alla fine della vita, un padiglione contiguo al Dispensario é sorto per offrire a questo genere di ammalati, delle cure più umane ed accompagnamento affettuoso. I detenuti della Prigione Centrale di Bafoussam (P.C.B.) non sono dimenticati. A partire dalle visite effettuate vicino ai prigionieri ricoverati all’Ospedale Provinciale, scopre la grande miseria : dei detenuti sono senza visite, sottoalimentati e coperti di scabbia. Andrà a vedere fino alla prigione stessa.

Poco a poco scoprirà la promisquità, la sporcizia, la sottoalimentazione e la malnutrizione all’opera. Apre due progetti : < 2 pasti completi la settimana per tutti i 1.280 detenuti >. Ed il progetto idrico con rinnovo delle tubazioni di canalizzazione e del sistema di evaquazione delle acque consumate verso le fogne. La generosità dei benefattori suscitata davanti ad ogni necessità reale per il Signore, non ritarda. Centinaia di bambini di famiglie povere hanno beneficiato sotto la tutela di questa donna, delle Adozioni a Distanza per frequentare le scuole elementari. Si, questa donna é Maria Negretto. Pantaloni blu scuro, scarpe nere camicetta rossa o bianca coperta da un gilet blu scuro. Ecco la sua tenuta 365 giorni all’anno. Tutta magra, modesta, sobria che dimentica spesso di mangiare, ma offrendo a tutti che la visitano in casa sua, caramelle ed arachidi tostate o caffé italiano..... Quando si vuole sapere da dove gli viene questa energia, questa capacità di azione faccia le miserie multiformi, vi invia subito, d’un botto verso lo Spirito Santo ed alla Provvidenza. Dice a chi vuole saperlo che ha ricevuto dalla sua famiglia profondamento cristiana. Là ha appreso molto presto, già da bambina, come i suoi nove fratelli e sorelle, a vivere di poco, sobriamente, a non sprecare, a pensare agli altri e sempre agli altri! Lei stessa si meraviglia accorgendosi che Dio fa ogni momento di lei un catalizzatore di generosità faccia ai bisogni percepiti da lei e presentati al Cristo nell’Eucarestia pregato ed adorato ogni giorno nella sua Cappellina. Per me Maria é un regalo del Cielo dato in permanenza alla Diocesi di Bafoussam da 40 anni. Esprime agli occhi di tutti il carisma del suo Istituto ispirato a San Paolo Apostolo, appartenente alla < Famiglia Paolina >.

A Bafoussam il 22/09/2006 Abbé Jacque Tadjone