Pasqua | Vai al Sito Ufficiale per le lettere annuali in pdf | |
PASQUA 2009
Verso Cristo Risorto con San Paolo
Cristo, nostra unica speranza ! Da sola la Croce non potrebbe spiegare la fede cristiana. E così san Paolo offre un modello per tutti i tempi sul come predicare od annunciare. Il predicatore non crea nuove visioni del mondo o della vita, ma é al servizio della verità trasmessa nelle scritture; al servizio del fatto reale di Cristo, della Croce, della risurrezione .Il suo compito é aiutarci a comprendere oggi, dietro le antiche parole, la realtà del “ Dio con noi”, quindi la realtà della vera vita. L’affermazione “ Cristo é risorto” é attuale anche per noi? Perché la risurrezione é per noi oggi un tema così dominante? Paolo dà la risposta a questa domanda all’inizio della lettera ai Romani dove riferendosi al “ Vangelo di Dio ... che riguarda il Figlio suo, nato secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito in virtù della risurrezione dei morti” |
( Rm 1,3-4). Paolo sa bene e lo dice molte volte che Gesù era Figlio di Dio sempre, dal momento della sua incarnazione. Gesù viene costituito Figlio di Dio “con potenza “. Gesù umiliato fino alla morte di croce può dire ora ai suoi discepoli “ Mi é stato dato ogni potere in cielo e in terra” (Mt28,18). E’ realizzato quanto dice l’Antico Testamento...” ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra”. Perciò con la risurrezione comincia l’annuncio del vangelo di Cristo a tutti i popol i- comincia il Regno di Cristo, questo nuovo Regno che non conosce altro potere che quello della verità e dell’amore. Per San Paolo la segreta identità di Gesù, più ancora che nell’incarnazione, si rivela nel mistero della risurrezione. Dal 2004, partendo dal Centro Baleng, si sensibilizza individualmente ed in campagne di massa, la popolazione , sull’importanza e la convenienza del centro : Cure Palliative. Le orecchie di certe persone , si radrizzano per ascoltare ed accettare, ma il contesto sociale subito scoraggia e fa ritornare indietro. “ No , non possiamo portare i nostri ammalati terminali da voi, per noi portarli lì, vuol dire condurli direttamente alla morte “ Lì al Centro Cure Palliative, si muore”. Fatalismo ignoranza ? Gli stessi muoiono ugualmente , ma in quali condizioni!
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PASQUA 2008
A voi tutti carissimi amici e famigliari, vengo col mio vivo augurio di Pace e di Speranza. La missione di trasmettere la speranza. Oggi le “terre straniere”, sono oramai in casa nostra, pagani di laggiù che vengono da tutti altri continenti, pagani di casa nostra usciti dal dubbio delle nostre culture dell’oggetto consumato o vantabile... L’invio di Cristo si traduce allora nel quotidiano dell’incontro, attraverso il dialogo e l’ascolto reciproco in termini di condivisione e di scambio della nostra e loro storia. La salvezza si annuncia, non per delle convinzioni imposte, ma per delle speranze rivelate. A ciascuno d’intendere nella sua propria lingua “ le meraviglie di Dio”. ( Atti 1,11) |
“ Dimmi la tua speranza”, vuol dire che , più che dare dei buoni consigli di speranza, ci mettiamo piuttosto all’ascolto degli altri, di qualsiasi altro per ricevere da lui dei messaggi di speranza , delle ragioni per condividere delle strade di umanità e di fraternità. Occorre vedere bene come la speranza non é mai solitaria e autosufficente.. In modo particolare ai nostri giorni é aperta verso i più svariati settori e di molteplici attori senza opposizioni di razza o di lavoro, di età o di culture. La gioia di un bambino, il ritorno di un ammalato, l’amore tra le copie, un giovane che passa ai suoi esami, così come la scoperta della fede o la festa di un quartiere, una celebrazione liturgica che tocca il cuore e cambia lo sguardo sugli altri come su Dio.
Tutto ciò che fa sorridere e rivivere, noi vogliamo ascoltarlo come un mormorio di Dio per la nostra umanità. E’ importante pure di meravigliarsi della speranza degli altri e di farne il gusto della nostra propria preghiera e l’anima dei nostri propri impegni.. Ciascuno può dire all’altro:” Ho bisogno della tua speranza per sperare in me e nell’avvenire”.. E’ sempre da un altro che noi riceviamo la gioia di sperare. “La speranza nell’incrocio della fede e dell’amore”. Nella nostra società moderna noi vediamo rifiorire le credenze, le sette ed i gruppi spirituali i più svariati, da una parte, ma nello stesso tempo troppa gente e dei giovani si rifugiano nella droga o s’addormentano nell’alcolismo e nella loro distruzione.. E’ ben per questo che Evangelizzare, non é convertire verso le nostre idee o riportare qualcuno verso una cappella, ma rileggere con dei fratelli ciò che fa credere alla vita ed a osare ad amare in verità. La speranza é l’incrocio della fede nell’uomo e nell’amore di Dio.. e questo noi lo riceviamo dal Vangelo, noi lo condividiamo come una gioia ricevuta da Dio per ogni essere umano, anche al di là delle frontiere tra le religioni e le credenze. Una speranza senza frontiere né barriere. “Spe Salvi “di Benedetto XVI.. Citazione :” La vera fisionomia della speranza cristiana. Chiediamoci : che cosa possiamo sperare? E che cosa possiamo non sperare?.. Inanzi tutto dobbiamo costatare che un progresso addizionabile é possibile solo in campo materiale.. Qui nella conoscenza crescente della strutture della materia e incorrispondenza alle invenzioni sempre più avanzate, si da chiaramente una continuità del progresso verso una padronanza sempre più grande della natura. Nell’ambito invece della consapevolezza etica e della decisione morale non c’é una simile possibilità di addizione per il semplice motivo che la libertà dell’uomo é sempre nuova e deve sempre nuovamente prendere le sue decisioni. Non sono mai semplicemente già prese per noi da altri. – in tal caso, infatti, non saremmo più liberi. La libertà presuppone che nelle decisioni fondamentali ogni uomo, ogni generazione sia un nuovo inizio. Il tesoro morale dell’umanità non é presente come sono presenti gli strumenti che si usano; esso esiste come invito alla libertà e come possibilità per essa. ( fine citazione ). Carissimi , vi invito e prego affinché abbiate il coraggio di prendere in mano l’ultima Enciclica del nostro Papa ... é forte e meravigliosa.. liberatrice un cammino nella Speranza! Redenzione. Ecco che voglio ora condividere due mie grandi speranze. Condividerle con voi e viverle coi miei fratelli Camerounesi. a) Il popolo Camerounese sta vivendo una povertà a conseguenze inimmagginabili ; vorrei parlare della povertà dell’ignoranza. Si, “ la povertà dell’ignoranza “ il peggiore nemico che ritarda il progresso e continua a creare limiti... e problemi. Quante malattie inutili, decessi inutili causa l’ignoranza in materia di salute!... Quante paure che ti portano a giudicare, condannare l’altro, alla gelosia, allo scoraggiamento verso il futuro : mancaza di speranza , dunque mancanza d’impegno...Ignoranza che rende irresponsabili, sfruttatori.. ecco la corruzione che dilaga in Cameroun!, ecco le evasioni verso le città, verso i paesi dell’Europa! Ecco cosa intendo per Bafoussam : “ Radio Speranza “ Ecco la mia grande speranza per i miei fratelli! Speranza anche per me : poter realizzare questo mio ultimo sogno se il buon Dio mi permette ancora qualche anno di presenza ; realizzare questo ultimo sogno prima di tornare là dove la mia vocazione alla solidarietà ed alla condivisione, é nata ; cioé casa mia in Italia. La radio , si, una radio locale tenuta e mantenuta dai locali, da loro stessi. Il Cameroun é ricco di potenze intellettuali, specialisti che saranno pure volontari e fieri di mettere a disposizione le loro conoscenze, fare risuonare la loro voce in ogni angolo, per mantenerla aperta 24 ore su 24! Gli apparecchi radio qui sono alla portata di tutti e ce l’hanno sempre accesa...Tra tutti i mezzi più moderni , la radio é pure quello che più si addice all’informazione, alla formazione, all’educazione; l’audio rimane più impresso , aiuta a ritenere e lascia liberi alle scelte per cambiamenti di comportaimento...Il pensiero non é distratto dalla vista, guaio che procurerebbe la TV. E’ in occasione della festa di Pasqua che vi annuncio: il mio sogno sembra si stia realizzando... Mi fermo e vi chiedo una preghiera !Nel gennaio scorso un sabato e, precisamente il 26, il Signore mi da di incontrare uno sponsor per le grosse spese di impiantazione : antenne ed immobile..Uno sponsor ancora una volta italiano... Non li ho cercati , sono venuti da me e... sul tavolo del mio ufficio al Centro Baleng, hanno notato l’articolo che apparve su Famiglia Cristiana N° 35 “Radio speranza”. Dunque il 2008 ci sta riservando delle gioie! Ci hanno assicurato un primo scambio di programma: intervento, durante il mese di marzo prossimo. Noi qui, ci stiamo organizzando per quella che sarà la funzionalità della radio: giornalisti ( già abbiamo due Sacerdoti Diocesani preparati); luogo e piano dell’impiantazione, probabile personale da preparare... Denominazione :” Radio Diocesana Bafoussam”. b) Il Centro cure Palliative..ve lo presentai lo scorso anno... Abbiamo già dato inizio, personale sul posto, strutture in ordine. Tanta buona volontà di poter accogliere ed accompagnare gli ammalati, ma, si, purtroppo c’é un ma,.... mi spiego in poche parole : l’Africano nella sua mentalità quando é ammalto e non importa di quale malattia, vorrebbe sempre guarire e guarire presto!... Il concetto di malattia a lunga durata, di malattie croniche !?... non ne vuole sapere. Conclusione , si avvicina a noi e poi dopo qualche settimana se ne va ; la famiglia si riprende il caso e va a provare in un altro ospedale o verso un ciarlatano oppure un marabu.. ..quì, la necessità ancora della radio: far risuonare le informazioni...Un desiderio, due sogni del vivere e del meglio vivere del Camerounese di oggi. Con nel cuore questi due sogni , vi lascio con un abbraccio amichevole e frateno. BUONA PASQUA NELLA GRAZIA DELLA REDENZIONE, NELLA SPERANZA. Maria |
PASQUA 2007
A voi tutti cari amici e famigliari, giungano i miei più cari AUGURI ! Dopo “ La bellezza salverà il mondo” del S.Natale scorso, ora Gesù ci viene incontro con il suo Amore . Ha dato tutto se stesso per noi nella volontà del Padre. E’ Resuscitato e l’ha raggiunto ; comunque ci dice:” non vi lascierò orfani, e giustamente perché andrò al Padre a prepararvi un posto . Il Signore ci attende alla nostra resurrezione ; si, l’approccio a Dio é stato ed é sempre problematico, faticoso, difficile. Non ci ha lasciati soli , lo Spirito Santo é tra di noi e se faremo silenzio ascoltandoLo, compiremo opere meravigliose anche qui su questa terra. E’ sempre l’azione dello Spirito Santo che “ applica” a noi la grazia che Cristo Gesù “ ha ottenuto” con la sua incarnazione, morte e Resurrezione. Questa grazia, che é luce, forza, amore ci viene dallo Spirito nella misura delle necessità che abbiamo nelle svariate occasioni della vita. Lasciamoci guidare, abituiamoci a mettere Dio al primo posto delle nostre preoccupazioni . Colui che mette tutta la sua speranza in Dio, Dio lo perdonnerà, lo benedirà e l’accompagnerà , poiché ogni tanto Dio ha sentito la sua voce. “ Ecco l’itinerario della fede”. Quando il mio servo mi chiama,dice il Signore, gli rispondo, resto presso di lui nelle sue prove e preoccupazioni. Vado a liberarlo, a glorificarlo.....( Salmo 90,15-16). Ecco il mio augurio : “ Facciamo sentire la nostra voce” Coraggio, vi ricordo. Ora carissimi vorrei mettervi al corrente delle ultime novità. Vi trasmetto direttamente la presentazione del nuovo progetto fatta alle autorità civili e religiose, in occasione dell’innaugurazione 24 febbraio 2007. Due nuove attività nei pressi del Centro Sanitario e Laboratorio di Baleng. |
1 - Centro “Cure Palliative ammalati in fase terminale” “ I Segni dei Tempi” XV Giornata Mondiale dell’Ammalato 11 febbraio, il Papa, Benedetto XVI nel suo messaggio ci parla di ciò che vi ho detto sopra... il richiamo della prima settimana di Avvento...” Cura ed accompagnamento degli ammalati terminali ed ammalati cronici. Accompagnamento degli ammalti all’ultimo stadio ;poiché “ morire in dignità é un diritto. Di tutti”! Chiamati a sostenere i diritti di quelli che si trovano alla porte della morte Due poli dovrebbero dominare questa attività alle Cure Palliative: da un lato, il contatto umano del personale e dall’altro la competenza sanitaria.. Tutti e due importanti ed irreversibili. Il primo bisogno dell’ammalato in fase terminale é quello di togliere od attenuare il dolore.
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